Mi serve
un portafortuna
Sei proprio nel posto giusto!
Gli Egizi erano espertissimi nel creare porta fortuna, anzi, per essere più precisi… degli amuleti. Ma cos’è un amuleto? Come lo usavano? E per cosa, esattamente?
Un amuleto è un oggetto magico. Può essere indossato sul corpo, fissato ai vestiti o addirittura nascosto tra le bende delle mummie. Può difendere chi lo porta da pericoli e minacce, sia in vita sia in morte.
Secondo gli Egizi, la magia (in egiziano heqa) poteva rendere “vivo” tutto ciò che veniva rappresentato o scritto. Quindi, anche un piccolissimo oggetto poteva diventare un “doppio” di ciò che rappresentava.
Pensa che gli Egizi osservavano con attenzione il comportamento degli animali: veloci, lenti, feroci, mansueti, diurni, notturni… ciascuno con le proprie caratteristiche, perfette per realizzare dei portafortuna, no?
Qualche esempio?
Lepre
Veloce e sempre in allerta, pronta a spiccare grandi balzi per sfuggire ai predatori. Indossare un amuleto a forma di lepre poteva assicurare a chi lo possedeva la stessa energia, capacità di osservazione e agilità.
Riccio
Questo piccolo mammifero, ricoperto di aculei, ha i sensi incredibilmente sviluppati e riesce a sopravvivere in ambienti inospitali, dove la morte è dietro l’angolo.
È il peggior nemico di scorpioni e serpenti perché immune al loro veleno. Quindi, avere un riccio per amico è un grande vantaggio! Nessun morso, nessuna puntura ti potrà far del male.
Scarabeo
Questo insetto era considerato l’incarnazione di Khepri, il dio sole che si mostra all’alba. Ma cosa c’entra un piccolo coleottero con il sole? Non è nemmeno in grado di volare!
Gli Egizi osservarono attentamente il suo comportamento. Si accorsero che lo scarabeo spinge sotto terra una palla di sterco animale nella quale depone le sue uova.
Una palla… vi ricorda qualcosa? Un sole, in miniatura! Lo stesso sole che ogni giorno gli Egizi vedevano tuffarsi nella notte all’orizzonte e che speravano di veder riapparire il giorno successivo.
L’amuleto a forma di scarabeo era considerato uno fra i più potenti e solitamente veniva posizionato all’altezza del cuore sul corpo delle mummie.